La storia

Il racconto millenario della laguna

La laguna di Nora non è sempre stata così com'è oggi.

L'argine che la separa dal mare, e che collega la terraferma con la penisola di Fradis Minoris su cui sorge il nostro Centro, è stato infatti costruito nel 1957. Prima di questa data l'area lagunare era molto più piccola. Lo spazio occupato oggi dalla laguna era invaso dal mare e formava un ampio golfo naturale riparato dai venti settentrionali e occidentali.

Un luogo ideale per attraccare anche in condizioni difficili, e infatti tra queste acque sono state ritrovate tracce di strutture dell'antico porto di Nora, la prima città della Sardegna.

 

I Nuragici, in principio

Intorno al 1300-1150 a.C. la costa di Nora era abitata da popolazioni nuragiche, come dimostra il ritrovamento di un pozzo, di resti di ceramica e di un nuraghe oggi scomparso. Lo stesso nome di Nora è collegato alla radice mediterranea nor-nur, molto diffusa in tutta la Sardegna.

 

L'arrivo dei Fenici

I Fenici fondano il primo nucleo della città di Nora. Arrivano intorno all'800 a.C., probabilmente attratti dalla conformazione di questo tratto di costa che consente un approdo sicuro. In questa fase Nora è soprattutto uno scalo mercantile che presto diventa vitale per le rotte commerciali del Mediterraneo. La città fenicia possiede ben tre porti, oggi in gran parte sommersi.

 

Nora, città fenicio-punica

Con i Punici, tra il V e il IV secolo a.C., Nora è un ricco centro mercantile, in cui fervono attività e scambi commerciali. È la città più importante della costa meridionale, probabilmente anche più di Cagliari. Per assicurare la difesa di Nora e garantire l'approvvigionamento delle risorse agricole e minerarie, i Fenicio-Punici creano un sistema di fortificazioni e una rete di insediamenti abitativi in tutto il territorio circostante.

 

Nora, città romana

A partire dal 238 a.C., con la dominazione romana, Nora conosce il suo periodo di massimo sviluppo e ricchezza. Fra il II e il III secolo d.C. la città si è notevolmente ingrandita, con un'ampia piazza pubblica, abitazioni comuni e palazzi riccamente decorati da mosaici. È dotata di un sistema fognario e di un acquedotto, un teatro, le terme, vari luoghi di culto. Ha un sistema viario che la collega ai centri di produzione agricola e mineraria dell'entroterra e che le consente il controllo capillare del territorio.
Nel porto di Nora arrivano navi cariche di merci dalla Spagna, dalla Grecia, dalla penisola italiana, dalla Gallia meridionale e dall'Africa.

 

Il declino

Con la fine dell'impero romano inizia il lento decadimento di Nora. Le scorrerie dei Vandali, che fra il 456 e il 466 d.C. occupano la Sardegna, costringono gli abitanti a ritirarsi verso l'interno e ad abbandonare per sempre la città.

Anche le strutture dell'antico porto scompaiono sommerse dal mare, ma la cala continua a essere usata come porticciolo per la pesca locale fin quasi ai giorni nostri. I pescatori più anziani ricordano ancora le piccole imbarcazioni che attraccavano in queste acque.

 

Oggi

La costruzione dell'argine nel 1957, che trasforma l'area in peschiera, modifica profondamente il paesaggio. Col passare del tempo, l'incuria e l'abbandono favoriscono il degrado dell'ambiente e delle strutture: soltanto col passaggio della concessione al Centro Laguna di Nora, dal 1985, la laguna tornerà a vivere.

Vuoi conoscere meglio la storia antica della città di Nora? Vai al sito della Missione archeologica.

 


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