Il gabbiano corso

Una specie minacciata

Il gabbiano corso è un uccello marino molto raro e in pericolo di estinzione, incluso come specie "minacciata" in varie convenzioni internazionali e nazionali.

La laguna di Nora ospita la colonia più consistente di gabbiano corso in Italia. Nel 2010 l'ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale ha censito nell'area lagunare 605 coppie nidificanti, nel 2006 erano 308. 

Per la deposizione delle uova, che inizia di solito tra la metà di aprile e gli inizi di maggio e si protrae per circa due settimane, la popolazione di gabbiano corso a Nora ha scelto un isolotto nella foce del fiume. Nel 2010 hanno deposto 1464 uova.

L'involo dei giovani ha luogo per lo più nel corso delle prime due settimane di luglio, quando si preparano per il viaggio in Nord Africa, dove sverneranno.

I pericoli che minacciano la sua esistenza

  • Il suo habitat è sempre più inquinato e povero di pesci
  • Il turismo balneare coincide con la sua stagione riproduttiva
  • Il gabbiano reale, più grosso e invadente, gli preda uova e pulcini

Scheda del Gabbiano corso

Nome scientifico: Larus audouinii Payraudeau, 1826

Ordine: Caradriformi

Famiglia: Laridi

Come riconoscerlo:

  • Il becco è robusto, color rosso corallo
  • L'adulto ha la testa e il collo bianchi con strisce grigie; il mantello, il groppone e le ali sono color cenere
  • Il giovane è simile al gabbiano reale

Il gabbiano corso è più piccolo del gabbiano reale (Larus cacchinnans), dal quale si distingue anche per il becco rosso e le zampe scure.

Dove vive: è una specie esclusiva del Mediterraneo, dove occupa le zone costiere.

Cosa mangia: molluschi, crostacei e pesci che ricerca in superficie.

Dove nidifica: sul terreno di isole e isolotti, in colonie monospecifiche.

La tutela

In Italia il gabbiano corso è protetto dalla Legge 11 febbraio 1992, n. 157. L'articolo 2 della Legge lo annovera tra le specie particolarmente protette.

Il gabbiano corso è anche protetto da accordi internazionali: la Convenzione di Bonn (allegato I) la identifica come specie minacciata, la Convenzione di Berna (allegato II) la inserisce tra le specie rigorosamente protette.

 

Documenti correlati

Convenzione di Bonn (pdf, 35 Kb)

Convenzione di Berna (pdf, 661 Kb)


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