"Nessuna associazione o istituzione pubblica può difendere la biodiversità agendo da sola", si legge nel documento Biodiversity vision - Contributi al Piano nazionale per la biodiversità.

Nella conservazione della natura, infatti, è ritenuta ancor più valida la regola secondo la quale "qualsiasi organizzazione, pubblica o privata, può raggiungere risultati soddisfacenti nella misura in cui è capace di ottenere il consenso e la collaborazione di altri soggetti ", e la capacità di comunicare è di vitale importanza.

In tal senso il progetto educativo "Comunicare la biodiversità" ha inteso agire sulla partecipazione dei cittadini alle politiche conservazionistiche che il comune di Pula intraprende e sull'ottimizzazione della comunicazione ai cittadini delle stesse.

Oggetto di studio e di sperimentazione del processo partecipato è stato l'ambiente della foce del Rio Pula che, con il codice ITB042216, viene identificato tra gli habitat di interesse comunitario.

Negli anni il sito, un percorso fluviale con una presenza significativa di diversi habitat prioritari, unici in tutta la provincia di Cagliari, ha subito varie ingiurie, tra cui un devastante incendio, e tutt'oggi è minacciato da una notevole disturbo antropico.

Il SIC "Sa Tanca e Sa Mura - Foxi Durci" è attualmente oggetto di interventi, secondo un piano di gestione appositamente predisposto, e il percorso educativo e partecipativo previsto dal progetto "Comunicare la biodiversità" ha inteso supportare tali azioni di salvaguardia.

Oltre 100 studenti tra bambine e bambini, ragazze e ragazzi dell'Istituto Comprensivo "B. Croce" di Pula hanno partecipato alle attività previste dal progetto. Nell'attività laboratoriale gli studenti sono stati incoraggiati a esplorare l'ambiente del Rio Pula, conoscerne le valenze naturalistiche, la sua storia e riflettere sulle criticità che mettono a rischio la sua conservazione.

 


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