Cile, vietata la caccia alle balene

In Cile non sarà più possibile cacciare le balene, neppure per scopi scientifici. Lo stabilisce una legge appena promulgata che crea un "santuario delle balene" nelle acque territoriali cilene.

"Il nostro Paese oggi fa un grande passo in avanti in materia di protezione della natura e lascia una grande eredità per le future generazioni", ha dichiarato la presidente del Cile Michelle Bachelet, che ha posto l'accento sull'importanza di "preservare specie a rischio di estinzione". Secondo le nuove norme, il Cile proteggerà 43 specie di cetacei, poco più del 50 per cento di quelle esistenti.

Oltre a proibire la cattura, la nuova legge cilena prevede l'impegno dello Stato per la conservazione dei cetacei, per la protezione del loro ambiente naturale e del loro ciclo di vita. L'area tutelata si estende per oltre 5,3 milioni di chilometri quadrati di mare e rappresenta, secondo Elsa Cabrera, direttrice del Centro de Conservacion Cetacea Chile, "uno dei santuari per le balene più grande del mondo".

In Italia è stato istituito nel 1999 un "Santuario dei cetacei" che si estende nel tratto di mare che va dalla Toscana alla Costa Azzurra, fino alla Sardegna. Frutto di un accordo tra Italia, Francia e Monaco, ratificato dall'Italia nel 2001, il Santuario non è però ancora tutelato dai rischi che ne minacciano l'integrità ambientale, dalla pesca illegale all'inquinamento, dal traffico navale ai rumori che allontanano i cetacei.

 


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